I
cucchiaini rotanti, chiamati comunemente spinner, sono quasi un'icona della
pesca a spinning. Quasi tutti li conoscono e sono molto popolari fra molte generazioni di pescatori. Cos’hanno fatto per meritare ciò? Ecco, sono esche relativamente facili da gestire, e anche versatili. Per molti sono un'arma basilare andando a pesca del luccio, così come della trota, del cavedano, dell'ide o del persico. Quelli di grandi dimensioni fanno furore tra le trote di mare e i pesci siluro.
Anche la loro costruzione non è complicata. Una paletta girevole è fissata al corpo zavorrato su una staffa e... questo è davvero tutto! Tale
cucchiaino rotante funziona in due modi. In primo luogo sfavilla, attirando l'attenzione dei predatori attivi e curiosi. In secondo luogo, genera un'onda idro-acustica estremamente potente che investe i fianchi del predatore, permettendo di farsi localizzare
e inducendo il pesce all'attacco.
Da quanto sopra descritto, si evince che un cucchiaino rotante è facile da usare. Certo, ma non significa che la pesca sia monotona. Il tardo autunno o anche l'inverno è un momento perfetto per una presentazione pigra, per una conduzione lenta, persino anemica, al limite del mantenimento dell'esca. Invece, in primavera ed estate, vale la pena essere inventivi e aggiungere varietà all’opera. Per esempio cambiando il ritmo di conduzione, facendo movimenti più o meno bruschi con la canna, disegnando cerchi con la sua punta, fermando l'esca – l’unico limite è soltanto la nostra immaginazione.
L'ampia gamma di spinner disponibili consentirà di scegliere il modello perfetto per la propria zona di pesca e le proprie preferenze, indipendentemente dal fatto che si voglia andare alla ricerca di un luccio dall'alto di una fitta vegetazione, o di un predatore a bada di un branco di pesciolini a profondità maggiori, o di un cavedano di fiume appostato dietro un ramo sporgente.